Ezio Partesana

Il nome e la legge

saggio, pp.24; Venezia 2021

(lotto di copie firmate a esaurimento)

8,00  IVA inclusa

COD: ISBN 9791280620132 Categoria: Tag:
anno: 2021
autore: Ezio Partesana
pagine: 24
dimensioni: 130 x 182 mm

«In principio non dovettero esserci molti nomi sulla terra; “io”, “tu”, “molti”, “scappa”». Inizia così questo saggio di Ezio Partesana che ripercorre e riassume dai primordi alla complessa menzogna dei linguaggi odierni i problemi che le filosofie e le scienze del linguaggio hanno macinato in vari secoli: il rapporto tra nomi e natura o cose (copie o doppioni della realtà?) o affetti; nomi che indicano e che evocano “altro”; origini mitiche e origine sociale del linguaggio; cambiamenti e vischiosità resistente delle lingue (vincenti) e dei dialetti (perdenti) in relazione ai conflitti delle società diseguali; ruoli dei parlanti in esse; storpiature e distruzioni che mirano a « cambiare le cose modificando i nomi» mediante tecniche, propagande menzognere e neolingue (Calvino) contro le buone pratiche, ad esempio delle traduzioni («Tradurre da una lingua a un’altra è in effetti il contrario dell’arbitrario cambio dei nomi»; uso poetico del linguaggio che svela l’oscuro nascosto nelle lingue comuni e illusione che la poesia dà di un ritorno a una mitica «fonte primordiale». L’ipotesi etica e politica di questa riflessione si regge su una duplice fiducia: che «le lingue avevano messo ordine nell’esperienza» e che si dovesse – «l’antico patto» – «cambiare il nome a una cosa solo quando fossimo stati in grado di cambiare la cosa stessa». La conclusione è un avvertimento severo e accorato: « non è possibile migliorare il mondo cambiando il nome alle cose».

 

Ennio Abate

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